Siamo alla ventesima giornata di serie A, e la classifica del Torino recita ottavo posto. Una posizione comoda che non fa stare molto tranquillo Ivan Jurić.

Siamo alla ventesima giornata di serie A, e la classifica del Torino recita ottavo posto. Una posizione comoda, che non fa stare molto tranquillo Ivan Jurić. Sì, perché nonostante il piazzamento nella zona alta della classifica, i punti che distano dal Sassuolo sedicesimo sono solo 7. Non abbastanza per dormire sonni tranquilli insomma. Considerando anche che la seconda parte di stagione potrebbe nascondere qualche insidia. 

È pur vero, però, che il Toro può puntare alla Conference League: è questo il parere dei siti scommesse stranieri analizzati da calcioseriea.net. A voler essere ottimisti, infatti, i punti che distano dal sesto posto sono 10, e nelle diciotto giornate che mancano possono essere tranquillamente ridotti. Certo, non è un’impresa facile, ma le potenzialità ci sono eccome. 

Gli uomini di Jurić hanno un tabellino di marcia che recita: 7 vittorie, 6 pareggi e 7 sconfitte; 21 gol fatti e 22 subiti. I 27 punti ottenuti sono il frutto di 3 vittorie e 3 pareggi in casa (12 punti) più 4 vittorie e 3 pareggi in trasferta (15 punti). Riuscissero a ripetersi nel girone di ritorno potrebbero ottenere gli stessi punti della scorsa stagione. Il che vorrebbe dire, però, decimo posto e niente coppa europea. Per arrivarci servirebbe ben altro.

Al termine del campionato 2021-22 i punti in classifica erano 50, con 13 vittorie, 11 pareggi e 14 sconfitte. 46 gol fatti e 41 subiti. Un perfetto equilibrio tra girone di andata e di ritorno, fatto di 25 punti ciascuno, ma un disequilibrio tra i punti ottenuti in casa (29) e quelli in trasferta (21). Comunque, una stagione niente male se consideriamo quella precedente.

Il campionato 2020-21 è stato probabilmente il peggiore degli ultimi dieci anni nella storia del Torino: 17° posto in classifica a soli 4 punti dalla retrocessione; 7 partite vinte, 16 pareggiate e 15 perse; 50 gol fatti e 69 subiti. Un inizio di campionato che ha portato in tutto il girone di andata solo 14 punti e l’esonero di Marco Gianpaolo. Grazie all’avvicendamento di Davide Nicola, ex-granata nel 2005-06, il Toro esce dalla zona retrocessione e trova la salvezza con una giornata di anticipo. Saranno 23 i punti ottenuti dopo il giro di boa. 

La stagione 2019-20 è un’altra da dimenticare: 16° posto finale, con 11 vittorie, 7 pareggi e ben 20 sconfitte; 46 gol fatti e 68 subiti. In panchina siede Walter Mazzarri fino alla 22ª giornata, al suo posto Moreno Longo fino a fine campionato. Eppure, le premesse a inizio stagione sembravano molto buone: il girone di andata termina in ottava posizione con 27 punti, a meno uno dal sesto posto che significa preliminari di Europa League. Poi il buio totale. Il girone di ritorno porterà solo 13 punti, frutto di 3 vittorie, 4 pareggi e 9 sconfitte.

A voler trovare un collegamento tra le stagioni passate e quella in corso, verrebbe da sperare che il Toro possa ripetere l’andamento della stagione passata e portarsi quindi a quota 52 punti. Una condizione di metà classifica che, tutto sommato, gli compete ma che non sazierebbe il desiderio di Europa dei suoi tifosi. La paura, invece, è di non ripetere la stagione disastrosa del 2019-20, e vedere così sciupato tutto il lavoro fatto finora. Il tecnico ha dimostrato però di sapere il fatto suo, e crediamo che possa ripetere, se non migliorare, quel che ha fatto vedere nella passata stagione. 

Le prossime partite in calendario prevedono Udinese, Milan, Cremonese e poi il derby con la Juventus il 28 febbraio. Quattro partite che potrebbero dirci molto circa il prosieguo del campionato.

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